Dieta mediterranea migliora la memoria e ritarda il declino cognitivo

La dieta mediterranea migliora la memoria e ritarda il declino cognitivo. È questo il risultato di un recente studio condotto dalla Swinburne University of Technology e della Deakin University di Melbourne e pubblicato sulla rivista scientifica “Frontiers in Nutrition”.
Che la dieta mediterranea fosse la regina dei regimi alimentari, lo si sapeva già. Numerosi studi, portati avanti nel corso dei decenni, hanno infatti più volte dimostrato come un’alimentazione a base di cereali, legumi, frutta, verdura, pesce e poca carne, rappresenti un toccasana per la salute, da svariati punti di vista. Si tratta, infatti, di un regime che consente di ridurre considerevolmente il rischio di incorrere in patologie tumorali e cardiovascolari in primis.
La ricerca australiana ci dà però delle informazioni in più. Ad essere messe in luce, infatti, sono le connessioni tra la dieta mediterranea e le funzioni cerebrali. Secondo lo studio dei ricercatori australiani seguire un regime alimentare salutare migliorerebbe la memoria e rallenterebbe il declino cognitivo.
La dieta mediterranea migliora la memoria: lo studio di Melbourne
I ricercatori dell’Università di Melbourne, coordinati dal prof. Roy Hardman, sono arrivati a questo risultando analizzando e confrontando all’incirca 135 studi, condotti nel periodo tra il 2000 e il 2015, finalizzati alla scoperta delle possibili connessioni tra alimentazione e facoltà cognitive. Il risultato della lettura e dello studio della documentazione ha evidenziato come l’alimentazione di tipo mediterraneo in maniera evidente comporta non solo un miglioramento della memoria, ma anche un rallentamento nell’invecchiamento cognitivo, nonché altri vantaggi rilevati nelle capacità linguistiche e in generale nelle funzioni cerebrali.
A sorprendere gli studiosi sono stati anche altri dati. In seguito all’indagine è emerso non solo che la dieta mediterranea migliora la memoria, ma anche che i privilegi forniti non hanno limitazioni né di tipo geografico né legate all’età. A godere dei benefici di questo che, probabilmente, è il programma alimentare più famoso al mondo, sono infatti popolazioni residenti in qualsiasi parte del mondo – e non necessariamente, dunque, nell’area mediterranea – e di qualsiasi età. Tra gli studi che riportano esiti positivi per quanto riguarda le funzioni cognitive, infatti, sei riguardano Stati Uniti, uno la Francia, tre la Spagna, uno la Svezia e due l’Australia.