Digiuno: la dieta che sconfigge il cancro

Qualche giorno di digiuno al mese contribuirebbe a prevenire malattie importanti come quelle tumorali. È il risultato di uno studio condotto da scienziati italo-americani, con a capo Valter Longo, Direttore dell’Istituto di Longevità della University of Southern California e responsabile del programma di ricerca “Oncologia & Longevità” all’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano. La ricerca è stata poi pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Cell Metabolism. Ma in cosa consiste questa dieta?
La dieta che “mima” il digiuno
Non si tratta di un vero e proprio digiuno, quanto di un piano alimentare che “mima” la mancanza di cibo e che va effettuato cinque giorni al mese. La dieta consiste nella privazione di alcuni alimenti e prevede l’assunzione di proteine (11-14%), carboidrati (42-43%) e grassi (46%). Durante i cinque giorni di “digiuno” occorre che si verifichi una riduzione dell’apporto calorico del 50% circa.
Il corpo, in assenza di alcuni alimenti, reagisce attivando una rigenerazione delle cellule staminali e riducendo la velocità dell’invecchiamento: “Si tratta” – ha dichiarato il dott. Longo, – “di riprogrammare il corpo in modo tale da farlo entrare in una modalità di invecchiamento più lento, ma anche di ringiovanirlo attraverso una rigenerazione che si basa sulle cellule staminali. Non si tratta né di un digiuno radicale né di una dieta tipica perché non è continuativa”.
La scoperta è il risultato di ricerche effettuate prima sui topi e poi sull’uomo. Nel primo caso si è riscontrato un aumento della longevità dell’11%, ma anche un ringiovanimento del sistema immunitario e una riduzione di malattie tumorali e infiammatorie. Il medesimo esperimento, riprodotto sull’uomo, ha portato risultati promettenti, come una significativa riduzione dei fattori di rischio.
“Se questo studio confermerà i risultati della pubblicazione su Cell Metabolism” – ha sottolineato Longo – “sarà possibile a medici e dietologi raccomandare questa dieta per influenzare i fattori di rischio testati, mentre il suo uso per la prevenzione e la terapia di patologie dovrà aspettare ulteriori studi clinici e l’approvazione del Ministero della Sanità. Negli Stati Uniti incontreremo presto i funzionari della FDA per ottenere da loro il permesso di proseguire con gli studi clinici sul numero di pazienti necessario per l’approvazione FDA della “dieta mima digiuno” per la prevenzione e al trattamento delle malattie”.