Mangiare sushi fa male? I rischi per la salute

Mangiare sushi fa male? È questa la domanda che gli appassionati di cucina giapponese si saranno fatti almeno una volta nella vita. I ristoranti che offrono preparazioni a base di pesce crudo, infatti, si stanno diffondendo a macchia d’olio e, per chi ama i sapori esotici, assaggiare nigiri o sashimi può diventare anche un appuntamento settimanale. I piatti giapponesi, infatti, hanno spesso prezzi proibitivi, ma molti ristoranti offrono, a pranzo o a cena, soluzioni all you can eat alla portata di tutti.
Diventa fondamentale, dunque, scoprire se mangiare sushi fa male o, al contrario, può essere un toccasana per la salute. Si tratta, infatti, pur sempre di un pasto a base di riso e pesce, a basso impatto calorico e ricco di sostanze nutritive benefiche per l’organismo come gli omega 3. A far venire qualche dubbio sulla salubrità della cucina nipponica – perlomeno quella accessibile dalle nostre parti – non è tanto una questione di ingredienti, quanto di conservazione degli stessi.
Si farebbe un errore a credere che il pesce crudo, per essere buono, debba essere fresco. Al contrario, per far sì che non rappresenti un rischio per la salute, il pesce va “abbattuto”. Il processo di abbattimento avviene attraverso specifiche apparecchiature che abbassano velocemente la temperatura portandola a circa -20° per almeno 24 ore. Si tratta dunque di un’operazione ben diversa da quella di congelamento e di surgelazione.
Solo attraverso l’abbattimento del pesce, infatti, possono essere eliminati eventuali agenti patogeni. Se questa operazione non avvenisse, si correrebbe il rischio di servire pesce contaminato da parassiti. Tra questi una larva nota sotto il nome di Anisakis, che potrebbe causare gastroenteriti acute, reazioni allergiche e forti dolori addominali.
Tutti i ristoranti che servono pesce crudo devono attenersi alla normativa che prevede il corretto trattamento tramite abbattimento. Tuttavia, non è raro che i NAS si imbattano in ristoranti che non rispettano il regolamento. Sta quindi anche al consumatore agire con prudenza, informandosi preventivamente sulla qualità e sulla serietà della struttura.
Occorre anche ricordare che non conviene essere dei consumatori assidui di sushi. Un’assunzione eccessiva di pesce crudo, infatti, può comportare all’organismo un sovraccarico di metalli pesanti. Per il medesimo motivo la cucina giapponese andrebbe evitata durante i mesi di gravidanza.