Proteine veg permettono di vivere più a lungo, ecco lo studio che lo dimostra

Le proteine veg permettono di vivere più a lungo e riducono i rischi di incappare in malattie potenzialmente mortali. È questo il risultato di un importante studio portato avanti dall’Harvard Medical School di Boston e pubblicato recentemente sulla rivista scientifica “Jama Internal Medicine”.
Che le scelte alimentari di vegetariani e vegani fossero di certo preferibili a quelle dei soggetti onnivori era già stato dimostrato. Pubblicazioni ormai storiche come quella del “China Study”, il successo del “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” di Jonathan S. Foer e il recente interesse sui cosiddetti “smartfood” (guarda un po’, tutti vegetali) hanno rappresentato negli anni il segno di un palese cambio di tendenza. Quando prima gli amici vegetariani si contavano sulle dita di una mano mentre di vegani non vi era neanche l’ombra, adesso chi mangia una bistecca vien guardato con sospetto e anche a chi si è sempre proclamato con orgoglio un carnivoro della prima ora inizia a ronzare in testa una fastidiosa vocina.
Proteine veg: perché fanno così bene alla salute
Un ulteriore passo avanti nella ricerca su quelle che sono le potenzialità in termini di salute e benessere di un’alimentazione vegetariana o vegana arrivano, dunque, da uno studio recente che, in particolare, si concentra sulle proprietà delle cosiddette “proteine veg”.
Quando si pensa alle proteine, il primo alimento a venire in mente è, certamente, la carne. I profani tendono a considerare molti alimenti di origine animale una delle più importanti fonti di proteine. Eppure la scienza dell’alimentazione ci insegna che un’alimentazione ben equilibrata non deve necessariamente passare per allevamenti e macelli. La cosiddette proteine veg – che troviamo prevalentemente nei legumi, ma anche nel tofu, nella soia e nella frutta secca – possono infatti sostituire degnamente quelle animali. E non solo. Inserirle quotidianamente nella propria dieta consente di vivere più a lungo e ridurre i rischi di morte.
I risultati dello studio americano sono arrivati dopo aver confrontato i dati di due grosse ricerche precedenti, che si sono occupate di studiare un campione di 131.342 soggetti per oltre trent’anni, valutando le scelte alimentari e le conseguenze sulla salute. Le conclusioni sono state sorprendenti.
Lo studio ha infatti messo in luce come un aumento del consumo di proteine veg comportasse una diminuzione del 10% dei rischi di morte e, in particolare, un calo del 12% delle possibilità di contrarre malattie cardiovascolari. Al contempo, un aumento del consumo di proteine animali è stato connesso ad un significativo aumento dei rischi di morte (circa il 2%) e, in particolare, ad un aumento delle possibilità di morire a causa di patologie cardiovascolari (circa l’8%).
L’assunzione di proteine animali si è rivelata particolarmente nefasta nei soggetti fumatori e obesi. L’introduzione nella propria dieta di maggiori quantitativi di proteine veg, invece, ha garantito un vero e proprio “allungamento della vita” e dei benefici in termini di salute nei soggetti obesi, nei fumatori, nel campione compreso tra i 60 e gli 80 anni e anche nei bevitori.
La ricerca statunitense, dunque, ci dice una volta di più che, se anche non si opta per una scelta vegetariana o vegana, mangiare più vegetali e meno proteine animali fa certamente bene. Un consiglio che, qualsiasi siano le vostre abitudini alimentari, vale certamente la pena di seguire.