Prodotti ittici: i NAS sequestrano 30 tonnellate

Brutta notizia per il comparto abruzzese dei prodotti ittici. Oggi il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Pescara ha diffuso un comunicato stampa nel quale si informa di un sequestro di trenta tonnellate. Il sequestro dei NAS (Nuclei anti sofisticazione) ha interessato diverse aziende del territorio abruzzese.
Sequestro prodotti ittici: le aziende interessate
Sono state numerose le aziende del settore ittico e dell’acquacoltura in cui i NAS hanno dovuto, per forza di cose, agire prontamente sequestrando oltre trenta tonnellate. I prodotti ittici esaminati, infatti, erano in pessime condizioni di conservazione e non presentavano le dovute norme igieniche sanitarie.
Nella provincia di Chieti i NAS hanno sequestrato 750 kg di mitili per i quali la scadenza era stata manomessa. Il rappresentante legale dell’impresa è stato denunciato per tentata frode.
Nella provincia di Pescara sono stati messi i sigilli ad un intero stabilimento che non possedeva i necessari permessi per operare nel settore ittico. Al suo interno sono stati trovati oltre 400 kg di prodotti che non possedevano le obbligatorie indicazioni circa la provenienza.
Infine, nella provincia di Teramo i Carabinieri hanno bloccato la distribuzione di 18 quintali di pesce all’interno di uno stabilimento specializzato nella lavorazione di “pesce povero”, destinato ad essere consumato crudo. Sono state inoltre distrutte due tonnellate di prodotti ittici che non possedevano i necessari requisiti circa la tracciabilità degli stessi.
I NAS si sono avvalsi dell’aiuto delle ASL locali. Il comunicato è stato diffuso oggi 21 dicembre 2016. Il valore della merce sequestrata supera i 25.000 euro.